Andrea Zanzotto nasce il 10 ottobre del 1921 a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso. Consegue la maturità classica come privatista, s’iscrive alla facoltà di Lettere dell’Università di Padova, dove si laurea nel 1942. Durante la Seconda Guerra Mondiale partecipa alla Resistenza veneta. Nel 1946 emigra in Svizzera, presso Losanna, rientrando in Italia l’anno dopo. Nel 1995 l’Università di Trento, e seguita negli anni successivi dalle Università di Bologna e Torino, gli conferisce la laurea honoris causa. Nel 2005 la città e l’Università di Tubinga gli assegnano il premio Hölderlin. Muore a Conegliano il 18 ottobre 2011. La sua produzione comprende: “Dietro il paesaggio” (1951), “Elegia e altri versi” (1954), “Vocativo” (1957), “IX Egloghe” (1962), “Sull’altopiano. Racconti e prose (1942-1954)” (prosa 1963), “La beltà” (1968) , “Gli Sguardi i Fatti e Senhal” (1969), “Pasque” (1973), “Poesie (1938-1972)”, “Filò. Per il Casanova di Fellini” (1976. Nel 1980 collabora nuovamente con Fellini per alcuni dialoghi e stralci di sceneggiatura del film “La città delle donne” e, nel 1983, scrive i cori per “E la nave va”), “Il galateo in bosco” (1978) “Fosfeni” (1983), “Idioma” (1986), “Fantasie di avvicinamento” (saggio 1991), “Aure e disincanti nel Novecento letterario” (saggio 1994), “Meteo” (1996, con disegni di Giosetta Fioroni), “Sovrimpressioni” (2001), “In questo progresso scorsoio” (2009, conversazione col giornalista Marzio Breda), “Conglomerati” (2009, scritti composti tra gli anni 2000 e 2009).