Antonia Pozzi nasce a Milano il 13 febbraio del 1912. Si diploma nel 1930 al Liceo Manzoni. Si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia a Milano laureandosi con lode il 19 novembre del 1935. Dopo la laurea si dedica ad attività sportive e viaggi: nel 1936 soggiorna a Misurina dove scala con l’alpinista Emilio Comici e nel periodo estivo trascorse due mesi in Austria per seguire un corso di lingua e letteratura tedesca, mentre l’anno successivo visita Berlino e alcune capitali europee. Nel 1938 ottiene un incarico di insegnamento di materie letterarie presso l’istituto Schiaparelli di Milano. La promulgazione delle leggi razziali la fa precipitare in una cupa angoscia. La mattina del 2 dicembre 1938 va regolarmente a scuola. Verso le undici accusa un malore; saluta i suoi allievi e si dirige a Chiaravalle, nella periferia milanese. Si sdraia in un prato, e, assunta una dose massiccia di barbiturici, si lascia morire. Un contadino la scorge e dà l’allarme; viene portata al Policlinico ma, ormai agonizzante, è ricondotta a casa la sera del 3 dicembre. Muore quella stessa sera. La sua produzione poetica comprende: “Parole. Liriche” (1939), “Parole. Diario di poesia 1930-1938”, “Poesie pasturesi” (1954), “Tutte le opere” (2009, Garzanti).