Venerdì 11 marzo 2016. Ore 8.30.
Inizio con la III B, la classe della maestra Marilù. A seguire la III C, della maestra Manuela, per finire, dopo la pausa pranzo, con la III A del maestro Simone.
Oggi giocheremo con gli anagrammi e inizieremo a piantare i semini per la Fantastoria.
Ma prima di partire con i giochi, i ragazzi mi fanno l’elenco delle cose rosse, viola, blu, fucsia, azzurre che hanno incontrato nel loro cammino (la volta scorsa gli avevo chiesto di prestare attenzione al loro mondo).
Zaini, pennarelli, astucci, tazze del Napoli, il cielo, la giacca viola di Tiziana, gli occhi di Pietro il fratello di Francesco, il coperchio del cestino, la sciarpa viola di Tiziana, il prato, le foglie, un profumo viola, un muro viola…
Passiamo agli anagrammi, i ragazzi si divertono, fanno a gara a chi scopre più parole: la gara coinvolge, ovviamente, anche i maestri.

Ma il tempo balla veloce sul pentagramma dell’anagramma e bisogna che i maestri dividano le classi in gruppi per dare l’avvio alla creazione della Fantastoria. I ragazzi ora sono un gruppo di scrittura, dovranno quindi trovare un nome per il gruppo, decidere i ruoli, rispettarli e collaborare senza litigare.

Riguardo alla storia: in III B uso il binomio fantastico di Rodari. Chiedo alla maestra Marilù un barattolo, il barattolo delle idee. Come funziona il binomio fantastico? Ogni bambino scrive in gran segreto su un foglietto anonimo e ben ripiegato una parola: oggetto, cibo, animale, nome proprio, personaggio…  Dal barattolo si sorteggiano due parole per gruppo. La combinazione delle due parole è il binomio fantastico (nel nostro caso i semini per la Fantastoria). I risultati sono tanti, esilaranti, soprattutto stimolanti.
I ragazzi si divertono concentrandosi.

Suona la campanella senza che ce ne accorgiamo.
Alla prossima.

T.R.