Cesare Pavese nasce a Santo Stefano Belbo il 9 settembre del 1908. Vive per lo più a Torino, dove si laurea in Lettere. Discepolo di Augusto Monti, amico di Leone Ginzburg e di altri intellettuali antifascisti, fin dagli anni Venti legge numerosi autori americani. Traduce, tra l’altro, opere di Defoe, Dickens, Melville, Joyce. Fra il 1935 e il 1936 viene arrestato, processato e inviato al confino a Brancaleone Calabro; tornato a Torino è tra i principali collaboratori della casa editrice Einaudi dove nel 1942 viene assunto. Dopo la Liberazione si iscrive al partito Comunista e comincia a collaborare all’“Unità”. Muore il 27 agosto del 1950. La sua produzione letteraria comprende: “Lavorare stanca” (poesie, 1936), “Paesi tuoi” (1941), “La spiaggia” (1942), “Feria d’agosto” (1946), “Il compagno” (1947), “Dialoghi con Leucò” (1947), “La luna e i falò” (1950), “Prima che il gallo canti” (1949), “La bella estate” (1949), “Il mestiere di vivere” (postumo, 1952).