Per tornare a casa prendo un tram. Un uomo in maniche di camicia, spettralmente magro, sta arringando con veemenza i passeggeri. Grida parole strozzate e sconnesse: ha subito un’offesa, par di capire. Stiamo tutti in silenzio, evitando di guardarlo e di guardarci. Il suo sfogo si conclude all’improvviso con una coloratissima espressione dialettale. Scoppia una risata generale. Anche lui si rasserena, il volto tornato fanciullesco e spensierato. Che cosa furiosamente grande è la vita.

(Estratto da “Finché morte non li separi” contenuto in “Basta poco per sentirsi soli” – Grazia Cherchi)