Dacia Maraini nasce a Fiesole il 13 novembre 1936 dall’unione dello scrittore e antropologo Fosco Maraini con la pittrice Topazia Alliata di Salaparuta, erede di una nobile famiglia siciliana. Tra il 1938 e il 1947 la famiglia Maraini vive in Giappone. Dal 1943 al 1946, insieme con altri italiani, viene internata in un campo di concentramento per essersi rifiutata di riconoscere il governo militare giapponese. La scrittrice si trasferisce prima a Bagheria, in Sicilia, poi a Roma: fonda con altri giovani “Tempo di letteratura”, edita da Pironti a Napoli, e comincia a collaborare con riviste quali “Nuovi Argomenti” e il “Mondo”. Esordisce nel 1962 con il romanzo “La vacanza”; si occupa anche di teatro fondando, con altri scrittori, il Teatro del Porcospino. Nel 1970 dirige il film “L’amore coniugale” tratto dall’omonimo romanzo di Moravia. Tre anni più tardi fonda il Teatro della Maddalena, gestito da sole donne, che verrà dopo la Compagnia del Porcospino (1967) e della Compagnia Blu a Centocelle (1970). Pubblica “L’età del malessere” (1963), “La lunga vita di Marianna Ucrìa” (1990, vincitore del premio Campiello), “Buio” (1999, premio Strega), “Bagheria” (1993), “La nave per Kobe” (2001), “Il gioco dell’universo. Dialoghi immaginari fra un padre e una figlia” (2007), “La ragazza di via Maqueda” (2009) e gli articoli de “La seduzione dell’altrove” (2010).