Non diciamo, Domani farò, perché la cosa più sicura è che domani saremo stanchi, diciamo piuttosto, Dopodomani, avremo sempre un giorno d’intervallo per cambiare idea e programma, ma sarebbe ancor più prudente dire, Un giorno deciderò quando sarà il giorno di dire dopodomani, e forse non sarà neanche indispensabile, se la morte ultima verrà, a scioglierci dall’impegno, ché questa, sì, è la cosa peggiore del mondo, l’impegno, libertà che a noi stessi neghiamo.

(“L’anno della morte di Ricardo Reis” – José Saramago)