Domenico Starnone nasce a Napoli il 15 febbraio del 1943. Insegnante presso le scuole superiori, negli anni Ottanta pubblica “Ex cattedra” (1985, ampliato in “Ex cattedra e altre storie di scuola” nel 2006) e “Solo se interrogato – Appunti sulla maleducazione di un insegnante volenteroso” (1995). Scrive per Il Manifesto, l’Unità, La Repubblica e il Corriere della sera, cura diverse sceneggiature per cinema e televisione. La sua produzione comprende: “Spavento” (2009), “Autobiografia erotica di Aristide Gambía” (2011), “Lacci” (2014), “Scherzetto” (2016), “Le false resurrezioni” (2018), “Confidenza” (2019) e “Vita mortale e immortale della bambina di Milano” (2021, Premio Mondello Giovani). Dai suoi libri sono stati tratti i film: “La scuola” (di Daniele Luchetti, 1995), “Auguri professore” (di Riccardo Milani, 1997), “Denti” (di Gabriele Salvatores, 2000) e “Lacci” (di Daniele Luchetti, 2020). Vince il Premio Strega con “Via gemito” (2000).