Elias Canetti nasce il 25 luglio 1905 a Ruscuk, in Bulgaria, da famiglia sefardita di origine spagnola. Cresce parlando lo spagnolo antico e il bulgaro. Nel 1911 si trasferisce con la famiglia a Manchester, dove impara l’inglese. Viaggia molto, e, tra il 1913 e il 1916, acquisisce come quarta lingua, il tedesco, prediletto dalla madre, cui è molto legato. A Vienna studia chimica per volere della madre, si laurea, ma decide di dedicarsi alla letteratura. Nel 1931 esordisce con “Auto da fè”, suo primo e unico romanzo. A diciassette anni Elias assiste a una manifestazione contro l’assassinio di Rathenau. Da quel momento sente che la massa esercita un’attrazione enigmatica, qualcosa di paragonabile al fenomeno della gravitazione; matura in lui l’idea di “Massa e potere”, che lo impegnerà per vent’anni e il cui primo (e unico) volume uscirà nel 1960. Nel 1952 scrive due commedie: “Commedia della vanità” e “Le vite a scadenza”. Il lavoro su “Massa e potere” è in un momento di stasi e lo scrittore sente il bisogno di nuove voci, colori e odori, per questo soggiorna per un certo periodo del 1954 a Marrakech. Da qui “Le voci di Marrakesch”. Torna poi alla critica e alla letteratura. La sua autobiografia si compone dei volumi “La lingua salvata” (1977), “Il frutto del fuoco” (1980), “Il gioco degli occhi” (1985). 
Nel 1981 riceve il Premio Nobel per la letteratura. Muore a Zurigo il 14 agosto del 1994.