Enrico Panzacchi nasce a Ozzano dell’Emilia il 16 dicembre 1840. Si forma a Bologna sotto la guida del futuro cardinale Francesco Battaglini. Si iscrive alla Facoltà di Lettere di Pisa laureandosi nel 1865 in filologia. Nel 1872 diviene professore di storia e critica d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, fino al 1895. In questo stesso anno ottiene la cattedra di professore ordinario di estetica e storia dell’arte moderna all’Università di Bologna, che reggerà fino al 1904. Nel 1872 sposa Emilia Massarani Prosperini dalla quale avrà il suo unico figlio, Giuseppe. Il 1888 viene insignito della Laurea honoris causa in filologia, presso l’Università di Bologna. Panzacchi ricopre anche incarichi politici, sempre nel settore dell’istruzione. Il 1882 lo vede eletto per la prima volta come deputato e nel 1896 ricopre la carica politica di presidente dell’Associazione liberale monarchica: successivamente diviene sottosegretario dell’istruzione pubblica. Fonda e dirige diverse riviste. È tra i primissimi collaboratori culturali del Corriere della Sera.
La sua produzione comprende: “Piccolo romanziere” (1872), “Funeralia” (1873), “Vecchio ideale” (1879), “Nuove liriche” (1888), “Rime novelle” (1898) e “Cor sincerum” (1902). Muore a Bologna il 5 ottobre 1904.