14 novembre 2022: siamo al secondo lunedì fantastico. Oggi ci sono due tavoli e otto sedie; si sono infatti aggiunte Tala e Annalisa. Ma la presenza dei tavoli non piace. Mica siamo a scuola! L’eccitazione tra tutti è palpabile: sono rumorosi e poco attenti. Fanno gara di scioglilingua, sono bravissimi, Olmo ripete «Fiamma non è fiamma ma è fioca»; l’ha inventato sul momento. Cerco di coinvolgerli con alcuni esempi di anagramma [parola composta da ana -inversione e gramma -lettera], poi con la composizioni di frasi seguendo l’ordine delle vocali. «Alessandra Esagera In Ortografia Universitaria», scrive Tala. Partecipano ma si sentono sopraffatti dal dover fare.
Per il nostro incontro di oggi ho ritagliato alcune lettere da vecchi quotidiani e le ho messe in una scatola. L’idea è quella di comporre una frase dadaista.

Il tempo passa, arrivano i genitori. I ragazzi si attardano a giocare tra loro ancora qualche minuto. Poi, come la settimana scorsa, la sala si svuota. Rimetto a posto i tavoli e le sedie. Pollo, il gatto nomade, si è palesato un paio di volte, solo che Fiamma è un po’ allergica e Tala ne ha paura. Sicché abbiamo dovuto allontanarlo senza che però se ne crucciasse più di tanto. Io, invece, mentre rimugino su questo secondo incontro, sento dentro un languore felino, un miagolio dell’animo che mi suggerisce di dimenticare tavoli e sedie e di dar spazio alla comodità dell’intelletto che vuole solletico e non imposizioni, perché è nel gran ridere che si conosce e impara. Questa è una lezione per me.

A lunedì prossimo!