Ma in seguito il generale non si era lamentato mai del suo matrimonio precoce, non l’aveva considerato mai come l’errore di una giovinezza ignara di calcoli, e la sua consorte egli la stimava a tal segno, e a tal segno qualche volta ne aveva timore, che le voleva perfino bene.

(“L’idiota” – Fëdor Dostoevskij)