Si guardò la mano destra come se essa nascondesse un segreto.
«Stai male?» chiesi.
«Sono appena stato da un mio amico medico qui a via Kerbaker, è solo uno sfogo».
«Da che dipende?».
«Quando ti obbligano a fare cose che non vuoi e obbedisci, peggiora la testa, peggiora tutto».
«L’obbedienza è una malattia delle pelle?».
Mi guardò per un attimo perplesso, sorrise: «Brava, è proprio così, una malattia della pelle. E tu sei una buona cura, non cambiare, di’ sempre tutto quello che ti viene in mente. Altre due chiacchiere con te e scommetto che miglioro».

(“La vita bugiarda degli adulti” – Elena Ferrante)