Restare sempre quieti, anche se a controcuore! Cercare di capacitarsi che questo grosso organismo giuridico è in certo modo condannato a uno stato di provvisorietà permanente, e che se uno si prende l’iniziativa di cambiarvi qualcosa in un determinato luogo, non fa che scavarsi la terra sotto i piedi e può finire col cadere, mentre il grosso organismo (poiché tutto si tiene) trova compenso altrove alla piccola perturbazione e rimane inalterato: quand’anche, cosa probabile, non ne esca ancora più chiuso, più vigile, più severo e malvagio.

(“Il processo” – Franz Kafka)