Mario Benedetti nasce a Paso de los Toros il 14 settembre del 1920. Figlio di immigrati italiani, compiuti i quattro anni, la famiglia si trasferisce a Montevideo. Nel 1935 deve interrompere gli studi per le condizioni economiche in cui versa. Si diploma in seguito da privatista. Molto giovane lavora come operaio. Nel 1945 entra a far parte della redazione del settimanale “Marcha” dove rimane per quasi vent’anni. Nel 1948 dirige la rivista letteraria “Marginalia”. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta collabora con diverse riviste letterarie. Nel 1973, in seguito al colpo di stato militare, è costretto all’esilio e ad abbandonare non solo il suo paese, ma anche la sua famiglia. Il suo esilio, durante il quale viaggia tra Argentina, Cuba, Spagna, Parigi, dura dodici anni. Torna a Montevideo nel 1986, nel 2002 viene nominato cittadino onorario; ivi muore il 17 maggio del 2009. La sua produzione comprende i romanzi: “Chi di noi” (1953), “La tregua” (1960), “Grazie per il fuoco” (1965), “Il compleanno di Juan Ángel” (1971), “Primavera con angolo rotto” (1982), “Il fondo del caffè” (1992), “Impalcature” (1996). E molte raccolte di poesie. Qui citiamo “Inventario” (Poesie 1948-2001).