Mario Soldati nasce il 16 novembre 1906 da una vecchia famiglia torinese anche se il nonno materno, Giuseppe Bargilli, scrittore, è toscano. Viene educato in un collegio di gesuiti, studia lettere nell’università di Torino, a Roma, presso l’Istituto superiore di storia dell’arte, e infine alla Columbia University di New York dove si reca nel 1929 con un una borsa di studio per rimanervi fino al 1931. Da quest’anno alterna l’attività letteraria con la cinematografia e la televisione. Esordisce nel 1929 con il racconto “Salmace”, cui seguono “America, primo amore” (1935), “La verità sul caso Motta” (1941), “L’amico gesuita” (1943), “A cena col commendatore” (1950), “La confessione” (1955), “La messa dei villeggianti” (1959), “Le due città” (1959), “I racconti 1927-1947” (1961), “Storie di spettri” (1962), “La sposa americana” (1977), “El paseo de Gracia” (1987). Tra i film da lui diretti: “Piccolo mondo antico” (1940), “Malombra” (1942), “Le miserie del signor Travet” (1945), “La provinciale” (1952), “Eugenia Grandet” (1947). Muore a Tellaro il 19 giugno 1999.