Massimo Bontempelli nasce a Como il 12 maggio del 1878. Frequenta la facoltà di Lettere a Torino, si laurea in Filosofia e in Lettere. Insegna per alcuni anni come professore di ginnasio. Nel 1910 abbandona la scuola e si trasferisce a Firenze. Qui è redattore capo della rivista l’“Acropoli” (1911), che ha vita breve, e delle “Cronache letterarie” (1910-1912). Dopo aver partecipato alla grande guerra, torna a lavorare a Milano, dove si era trasferito nei primi mesi del 1915. Nel 1924 entra a far parte del Teatro degli Undici, di cui erano promotori Stefano Landi, figlio di Pirandello, e Orio Vergani. Il 10 maggio del 1929 all’Hotel de Russie di Roma fonda il primo cineclub italiano. Con Curzio Malaparte fonda nel 1926 la rivista “900” Cahiers d’Italie et d’Europe. Nel 1930 entra all’Accademia d’Italia. Nel 1948 è eletto senatore. Nel 1953 vince il premio Strega. Muore a Roma il 21 luglio del 1960. Giornalista, traduttore, saggista, la sua produzione letteraria comprende: “Sette Savi, novelle” (1912), “La vita intensa. Romanzo dei romanzi” (1920), “La scacchiera davanti allo specchio” (1922), “La donna dei miei sogni e altre avventure moderne” (1925), “Donna nel sole e altri idilli” (1928), “Vita e morte di Adria e i suoi figli” (1930), “Galleria degli schiavi” (1934), “Gente nel tempo” (1937), “Giro del sole” (1941), “Le notti” (1945),”L’amante fedele” (racconti, 1953).