Tutto questo correre a destra e a sinistra, questo eterno gioco di meschine passioncelle, di avidità, soprattutto, il tagliarsi la strada l’un l’altro, i pettegolezzi, le chiacchiere, i buffetti reciproci, questo squadrarsi dalla testa ai piedi; ascolti quel che dicono e la testa ti gira fino a intontirti. Persone che sembrano, a guardarle, così intelligenti, con volti pieni di dignità, e senti solo frasi del tipo: ‘A questo hanno dato tanto, all’altro hanno dato l’appalto’. ‘Perdoni, perché?’ grida qualcuno. ‘Questo ha perso una fortuna, ieri, al club; quello ne prende trentamila!’ Noia, noia, noia!… Dov’è, qui, l’uomo? Dov’è la sua pienezza? Dove si è nascosto, perché si perde in queste bazzecole?

(“Oblomov” – Ivan A. Gončarov)