Raffaele La Capria nasce a Napoli il 3 ottobre del 1922. Si laurea in giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli nel 1947. Si trasferisce a vivere a Roma dove vi rimane per tutta la vita. Collabora alle pagine culturali del “Corriere della sera”. Dal 1990 è condirettore della rivista “Nuovi Argomenti”. Autore di programmi radiofonici per la Rai, co-sceneggiatore di molti film di Francesco Rosi (tra questi “Le mani sulla città, 1963). La sua vasta produzione comprende: “Un giorno d’impazienza” (1952), “Ferito a morte” (1961, premio Strega), “Amore e psiche” (1973), “Tre romanzi di una giornata” (1982), “La neve del Vesuvio” (1988), “Capri e non più Capri” (1991), “L’occhio di Napoli” (1994), “L’inchiesta amorosa” (2006), “Quattro storie d’amore” (2007), “Guappo e altri animali” (2007), “A cuore aperto” (2009), “Esercizi superficiali” (2012), “Un’autobiografia letteraria” (2013), “Umori e malumori” (2013), “Ai dolci amici addio” (2016), “Il fallimento della consapevolezza” (2018). Tra i vari riconoscimenti: il premio Campiello alla carriera (2001) e il premio Viareggio per la narrativa per l’“Estro quotidiano” (2005). Muore a Roma il 26 giugno 2022.