Silvio Borrelli, mezzo secolo vissuto tra i “caruggi” di quella città vecchia mirabilmente descritta da De André. A parte una breve parentesi meneghina per motivi di studio, ho condotto la mia vita tra i mari e i monti della Liguria, sia per piacere che per lavoro. Dopo  più di vent’anni a occuparmi di agricoltura e fauna selvatica, a 45 anni, obtorto collo, mi ritrovo doganiere. Incostante anche nei vizi, mi diletto a scrivere riuscendo a raggiungere vette inarrivabili nel creare opere incompiute: racconti e persino un romanzo tra l’onirico e il lisergico che, sono convinto, se terminato se la potrebbe giocare con i viaggi di Gulliver.