«Tutti gli alberi del mondo sono come fratelli e sorelle». Questa la frase che verso il finale dice la protagonista de “La vegetariana” di Han Kang.
Il romanzo è stato al centro del primo incontro di un gruppo di lettura composto da otto donne. Gruppo di lettura, donne… nulla di nuovo sotto il sole. Ciò che è nuovo, tuttavia, è l’intento – non dichiarato e ignoto fino al suo spontaneo manifestarsi – di essere in un luogo in cui confrontarsi senza protagonismo.
Incontrarsi nell’ascolto.
Una storia cruda, forte, angosciante, triste, spirituale, onirica, sconvolgente com’è stata definita da ognuno di noi. Una storia di sopravvivenza. Dove la morte non è malvagia. Dove ognuno è solo e bisognoso di amore. Nulla di nuovo sotto il sole, eppure grazie alla lettura condivisa di questa storia ognuno di noi ha espresso una parte di sé, riconoscendola, forse, per la prima volta.
Ci rivedremo a febbraio con il libro “Una donna” di Annie Ernaux.
Nel mezzo la fine di un anno e l’inizio di uno nuovo.
Nulla di nuovo sotto il sole.
Eppure…

T.R.