La gran parte di ciò che si poteva fare per la sua malattia era stato fatto e ora non c’era più un granché da fare o da dire, bisognava solo attendere, attendere senza sapere cosa, o meglio sapendo benissimo cosa, ma attendendo che ciò non si verificasse, attendendo, cioè, che non succedesse niente di nuovo. È uno strano modo di aspettare, simile a una paralisi, che non dà alcun riposo: attendere che una cosa non accada è il tipo di attesa più snervante.

(“Nascita e morte di un ingegnere” – Edoardo Albinati)