Vincenzo Cerami nasce a Roma il 2 novembre del 1940. Per la sua vocazione letteraria e l’interesse per il cinema determinante è l’incontro con Pier Paolo Pasolini, suo insegnante di italiano nelle scuole medie. Dopo il liceo frequenta i corsi universitari di Fisica presso l’ateneo romano. Lavora intanto sul set di alcuni film di Pasolini; è aiuto regista in “Uccellacci e uccellini” (1966). Nel 1968 va negli Stati Uniti e in Giappone dove lavora come “gagman”. Torna in Italia agli inizi degli anni Settanta. La sua produzione letteraria comprende: “Un borghese piccolo piccolo” (1976, da cui l’omonimo film di Mario Monicelli nel 1977), “Amorosa presenza” (1978), “Tutti cattivi” (1981), “Ragazzo di vetro” (1983), “La lepre” (1988), “Fantasmi” (2001) , i racconti “L’ipocrita” (1991), “La gente” (1993), “Fattacci: il racconto di quattro delitti italiani” (1997) e il saggio “Consigli a un giovane scrittore: narrativa, cinema, teatro, radio” (1996). Scrive anche versi (il poema narrativo “Addio Lenin”, 1981), lavori radiofonici, commedie, testi per musica, soggetti e sceneggiature cinematografiche, tra cui ricordiamo quelle con Gianni Amelio, “Colpire al cuore” (1996) e Roberto Benigni, “Johnny Stecchino” (1991), “Il piccolo diavolo” (1996), “La vita è bella” (1998), “La tigre e la neve” (2005). Nel 2013 riceve il David di Donatello alla carriera. Muore a Roma il 17 luglio del 2013